venerdì, ottobre 27, 2006

Dubrovnik

A volte viaggi casuali, ti portano a contatto di sensazioni inusuali. Questi tre giorni a Dubrovnik, sono stati qualcosa di insolito. Un lavoro normale, con ritmi normali. Tempo per un bagno al mare, tempo per due bracciate in piscina, tempo per una sauna. Tempo per tutto, anche per me. Cosa che, solitamente non accade. Questo e' il porto, ripreso dalla stanza d'albergo, Lunedi pomeriggio. Un posto spettacolare, dove la vita reale, tarda a conciliare, abitudini diverse. Sono rimasta parecchio colpita da questa citta' e dalle persone.
Ascoltavo la cadenza, con cui parlavano, l'inglese e' passpartout comune.

Il centro, la sera qualcosa di estremamanete romantico. Draghi e principesse, tendo ad associare. Era un po' che non mi allontanavo da casa. A volte fa bene, cambiare il punto di vista. Ti accorgi, di avere un passaporto che ti fa viaggiare. Dei diritti, tutele, un lavoro. Mercoledi' mattina rientrando, passando da Francoforte e salendo su un volo Alitalia, ho visto il Corriere e mangiato italiano. Ho avuto la sensazione, di sentirmi a casa. Dopo aver letto, della bioetica, dei nuovi sbarchi di clandestini che passano da Barcellona in treno, delle diatribe politiche, degli abusi, delle violenze, degli accordi economico-commerciali, di tutto il calderone italiano, mi sono chiesta perche' abito ancora in questo stato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...davvero un bel quesito, sai? io nn ho trovato risposta....anche perchè nn riesco neppure a capire perchè abito ancora a Milano...a volte penso sia tutta una questione di abitudine pura e semplice...mettila così, famiglia a parte che ovviamente verrebbe a mancarmi, come farei senza di voi crazy? senza le ns uscite, senza le ns chiaccherate, senza le ns serate a volte organizzate all'ultimo momento....senza i miei punti di riferimento di sempre? nn so dirti se ce la farei mai a spostarmi da qui...città, regione o stato che sia.....un abbraccio enorme............pitta